venerdì 5 dicembre 2014

La formula per la felicità

lo psicologo Seligman ha capovolto l'approccio tradizionale della psicologia con la sua teoria secondo la quale esiste la formula per la felicità. 

Secondo il suo pensiero occorre incrementare gli stati positivi e di benessere che danno un senso alla nostra vita. 
Seligman ha avvalorato la scienza dell'ottimismo che ci induce a valorizzare gli aspetti positivi della nostra personalità, iparando a gestire i nostri pensieri negativi. 
Seligman asserisce l'esistenza di una vera e propria formula della felicità esprimibile con 
H= S+C+V
Dove   H indica il livello di felicità   (happiness) 
(set range) riguarda la quota fissa di felicità di ciascuno.
Seligman sostiene che le persone tendenzialmente tristi non raggiungerebbero mai una felicità duratura e le persone felici non diventerebbero mai stabilmente tristi; quindi essa agisce come un termostato che tende a riportare la nostra felicità ai suoi livelli abituali. 
C (circostance) sono le circostanze esterne che influenzano il livello di felicità : il benessere economico, gli affetti, la vita sociale, la fede...Alcune sembrano influire piu di altre nel determinare il livello di soddisfazione esistenziale che ciascuno sperimenta. Riguardo alla ricchezza ad esempio, alcune ricerche hanno mostrato confrontando il benessere soggettivo in paesi ricchi e poveri, che questa non determina necessariamente livelli piu alti di felicità. Una maggiore ricchezza dunque ha effetti trascurabili sulla felicità personale, inoltre sembra che il materialismo sia controproducente, chi attribuisce maggior valore al denaro rispetto ad altri ambiti sembra essere meno soddisfatto della propria vita in generale.
A differenza del denaro che sembra avere una modesta influenza sul livello di felicità, una vita sociale soddisfacente e il matrimonio sono invece correlati a livelli elevati di benessere e soddisfazione personale. Ciò può essere associato al fatto che probabilmente le persone più felici in partenza piacciono di più e hanno più probabilita di sposarsi e di avere anche  una vita sociale più ricca e soddisfacente.

Riguardo alla  salute, diversi  studi hanno  osservato  che il  livello  di  salute  oggettiva  è  poco correlato  alla  felicità,  ciò  che  realmente  conta  è  la  percezione  soggettiva  del nostro stato di salute.  Così  come  i  credenti  sembrano  essere  più  felici dei  non  credenti poichè esiste una  relazione  causale  tra fede,  vita  più  sana  e  appartenenza  a  una  rete  sociale  che  da supporto.  Inoltre  come  è  noto  le  religioni  incoraggiano  speranza  nel  futuro  e  fiducia  nel presente. Questi sembrano i fattori che incidono maggiormente sul livello di felicità personale.

 Secondo un altro psicologo, il professor Paolo Gallina, la felicità è " la variazione rispetto al tempo dello stato di una persona". In altre parole la felicità  è il passaggio da una condizione peggiore a una migliore, ed è tanto piu intensa quanto più in fretta avviene questo cambiamento. La felicità non è la bella macchina o il televisore nuovo in sè, ma il momento in cui li hai avuti, in cui te li sei goduti la prima volta. Come ogni formula matematica il concetto è cristallino ed elegante, le sue conseguenze implacabili. La prima è che " la felicità non dura". E se si vuole farla durare, le cose non sono così semplici. L'altra è che è molto difficile incrementare il proprio stato con costanza. Nella maggior parte dei casi, dato che gli stati non possono essere incrementati all'infinito, a un picco di felicità segue una fase di stasi, e di aspettativa, di non-felicità sostanziale.
Alcuni ricercatori dell'University College di Londra,  grazie ad uno studio pubblicato su "Pnas", hanno scoperto che ad essere determinante nel renderci felici in un singolo momento non è il benessere accumulato nel corso degli anni, ma quanto vengano soddisfatte le nostre aspettative sulle conseguenze delle nostre decisioni.

I ricercatori sono giunti a questa conclusione coinvolgendo nella messa a punto dell'equazione 26 individui, a cui è stato chiesto di portare a termine un compito. Nel frattempo ai partecipanti è stato chiesto piu volte se fossero o meno felici. In questo modo è stato possibile elaborare un modello matematico che mettesse in relazione la felicità alle aspettative dei partecipanti e alla soddisfazione di queste ultime. La sua validità è stata testata su 18.000 individui impegnati in un gioco per smartphone che non prendeva vincite in denaro. I risultati di questa verifica, dimostrano che la stessa equazione della felicità è valida per migliaia di persone in tutto il mondo.


formula della felicità

In particolare, l'equazione dimostra che la felicità provata in un singolo momento dipende da "se tutto sta andando meglio di quanto si abbia previsto".  La vita è piena di aspettative, sarebbe difficile prendere una buona decisione, ad esempio, senza sapere qual è il nostro ristorante preferito. Spesso si dice che si è piu felici se si hanno aspettative piu basse.Si è scoperto che c'è del vero in tutto ciò. Aspettative più basse fanno sì che sia più facile ottenere un risultato che superi queste aspettative e un impatto positivo sulla felicità. 
Tuttavia le aspettative influenzano la felicità anche prima di conoscere le conseguenze di una decisione. Se si pianifica di incontrare un amico nel proprio ristorante preferito, queste aspettative positive possono aumentare la felicità già quando si fanno programmi. 
La nuova equazione cattura questi diversi effetti delle aspettative e consente di predire la felicità in base all' effetto combinato di molti accadimenti del passato. 





 Valentina Russo

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