domenica 16 novembre 2014

TORINO CON BERLINO PER LA MUSICA, E NON SOLO...


Il volantino dell'iniziativa torinese
Sono trascorsi 25 anni da quel 9 novembre 1989 che vide crollare il simbolo della disunità, della Guerra Fredda, il Muro di Berlino, ostacolo morale e fisico. Un avvenimento che ha fatto riscrivere i libri di storia e che ha promosso innumerevoli iniziative e concerti.
Che suono ha provocato il crollo quel muro, fautore di morte e di distacco? Bisognerebbe chiederlo al compianto Mstislav Rostropovich che, in quel memorabile giorno, creò con il suo violoncello la colonna sonora di uno dei più importanti eventi storici del Novecento. Signor Rostropovich, ma che suono hanno i muri che cadono? Domanda che, a distanza di anni, si è posta anche la città di Torino, la quale affidandosi al maestro Giovanni Sollima, ha proposto il 9 novembre scorso al teatro Regio una serata di memoria, per non dimenticare. Il compositore palermitano ha infatti arricchito il palco con 100 violoncellisti proponendo una selezione di pezzi musicali intervallati da letture di testi scelti dallo scrittore Andrea Bajani. Ad alternarsi nel reading è stato lo stesso Bajani con l'attrice Michela Cescon. Inoltre, a coronare il palco con forti emozioni sono state le immagini provenienti dall'archivio Magnum Photoshop, con scatti di grandi fotoreporter proiettati su maxischermo della sala. L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo anche dalla RAI che tramite RAI Cultura ha trasmesso il concerto su RAI 5 dalle 21:15, con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico nazionale attraverso un progetto di prestigio internazionale.
Violoncellisti all'opera nella serata I suoni dei muri che cadono (da Repubblica)

Il concerto della serata I suoni dei muri che cadono (da Repubblica)
 Cecilia Pampararo, che anche con il suo violoncello ha reso il concerto indimenticabile, ha sentito profondamente e direttamente la serata. Cecilia, seppur sedicenne, ha già partecipato a numerosi concerti e conosce ormai da anni la magia che suscita il suo strumento : « Sono fiera di aver aver partecipato a un evento di notevole importanza storica oltre che musicale, mi sono sentita onorata di aver fatto parte di un gruppo di 100 violoncellisti, un numero comunque ristretto », spiega la ragazza che ha aggiunto : « In un mondo sempre più globalizzato è fondamentale che una città come Torino dedichi degli appuntamenti al confronto tra paesi ». E Sollima? « E' una figura geniale, pazza e talentuosa, lui e il suo violoncello sono una cosa sola ». Cecilia ha anche raccontato le emozioni che prova quando il suo archetto si muove trasversalmente sulle corde dello strumento : « Suonare il violoncello mi suscita molte emozioni diverse in base al mio stato d'animo in quel preciso momento, come quando si ascolta la musica ».
Come già anticipato dalla ragazza, Torino per tutto il 2015 incontrerà Berlino . Il ricco programma, a partire da gennaio, verrà presentato ogni tre mesi e avrà in calendario tantissime iniziative, alcune già studiate e altrettante ancora in progettazione. Quindi, se siete amanti della cultura tedesca oppure semplicemente vi piacciono wurstel e crauti, niente più vacanze all'estero per il prossimo anno, ci saranno abbastanza iniziative da farvi divertire 365 giorni a Torino. Non vi resta che attendere!                                  

                      

Pietro Battaglini

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