mercoledì 12 novembre 2014

MAURITS CORNELIS ESCHER


Maurits Cornelis Escher è stato un artista grafico e incisore di fama mondiale.
Nasce a Leeuwarden, nei Paesi Bassi, nel 1898.
Escher
Dopo gli esami della scuola superiore a Arnhem, Escher è iscritto alla scuola di Architettura e Arti Decorative di Haarlem, spinto verso architettura dal padre George.
Dopo una settimana invece decide indipendentemente di studiare arte grafica, incoraggiato dal maestro di grafica Samuel Jesserum de Mesquita, artista con il quale instaura un rapporto anche fuori dalle mura della scuola. Nel 1922, già ottenuta una grande esperienza nel disegno e nell’incidere il legno, Escher lascia la scuola. Lo stesso anno visita gran parte dell’Italia, dove incontra la sua futura moglie, che sposa nel 1924 a Viareggio.
Definisce come “gli anni migliori della mia vita” proprio quelli vissuti fino al 1935 in Italia, a Roma, quando nascono i suoi due figli George e Arthur.
A causa della dittatura fascista si trasferisce in Svizzera, in Belgio e nei Paesi Bassi dove vive fino al 1970. La maggior parte dei suoi disegni risalgono a questo ultimo periodo di tempo, infatti il freddo e l’umidità olandese gli permettono di concentrarsi interamente sul lavoro.
Muore in una casa di riposo a Laren, in Olanda settentrionale nel marzo 1972.



Video dell'artista all'opera:
http://www.mcescher.com/about/escher-at-work/






Le numerose opere di Escher mostrano costruzioni impossibili, distorsioni geometriche e trasformazioni, quindi effetti paradossali basati sulla prospettiva, per questo viene definito come “il mago nella suggestione del disegno”.
 Nel 1958 Escher realizza la sua prima litografia, incisione su pietra levigata, dedicata alle costruzioni impossibili: “Belvedere”. Nell’opera un ragazzo ha in mano un cubo impossibile e osserva perplesso questo oggetto assurdo. Pur avendo in mano gli elementi che gli permettono di notare che qualcosa non va, pare non accorgersi del fatto che l'intero Belvedere è progettato su quella stessa struttura.
La scala che porta al secondo piano dell'edificio è contemporaneamente all'interno e all'esterno di esso, cioè si tratta di una scala impossibile.



 Belvedere
Un esempio di xilografia, incisione a rilievo su tavoletta di legno, è “Mano con sfera riflettente”, realizzata nel 1935. Escher in prima persona ci descrive la sua opera dicendo che sulla mano del disegnatore c'è una sfera riflettente e nello specchio di questo piccolo disco egli vede un'immagine molto più completa dell'ambiente circostante, di quella che avrebbe attraverso una visione diretta. Il punto fra i suoi occhi si trova nel centro e in qualsiasi direzione si giri, egli rimane il punto centrale. L'ego è invariabilmente il centro del suo mondo.



Mano con sfera riflettente
Claudia Bertoletti



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