Bambini e ragazzi ne vanno matti, sarà
per i loro colori sgargianti e vivaci o per il loro sapore forte e invitante o
per il loro prezzo minimo, insomma, stiamo parlando del junk food.
Il junk food, cioè il "cibo
spazzatura", è diventato una vera e propria icona nella cultura popolare
degli ultimi decenni. Infatti se prima potevi trovarlo nei fast food o nei
distributori automatici, ora lo vedi proprio ovunque.
Dall’arte alla musica il cibo regna
sovrano. Si mescolano cromie e tonalità tipiche degli anni ’80 con le figure e
le immagini di tendenza del 2000, il millennio della sperimentazione e la
modernizzazione del vintage.
L’artista australiano Ben Frost ha
dedicato una delle sue mostre più famose di pop art alle patatine fritte del McDonald’s,
noto fast food americano che possiede il monopolio sui cibi economici e
insalubri.
Jeremy Scott, stilista trasgressivo e fuori dagli schemi, ha collaborato con la casa di moda italiana Moschino al fine di creare una linea di abbigliamento per l’autunno 2014 ispirata al junk food che ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo.
Cover, borse, vestiti, scarpe, tutto influenzato dalla grande famiglia dei fast food made in USA.
estratto dal nuovo video musicale di Katy Perry "This is how we do" |
Anche nei cartoni animati troviamo il cibo spazzatura, come in Spongebob, serie che racconta la storia di una spugna di mare che lavora in un fast food per cucinare il celebre Krabby Patty, ovvero un semplice hamburger.
Non c’è dubbio che, se il nostro organismo preferisce cibi sani e salutari, l’arte sia totalmente in disaccordo. Rassegnamoci al fatto che il junk food va mangiato di meno e osservato di più, perché anche da una semplice ciambella o un paccheto di caramelle potrebbe nascere un progetto artistico fantasioso e innovativo.
Giorgia Mazzola
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