lunedì 24 novembre 2014

CIBO SPAZIALE

Si pensa allo spazio come all'odissea di Kubrik in cui uomini sexy in tute bianche si preoccupano soltanto di non finire nell'orbita di un buco nero, rischiando eroicamente la loro vita per il progresso scientifico.
Ci dimentichiamo però che sono umani e pertanto conservano anche lassù l'amore per la buona cucina. Il buon cibo può essere non solo fonte di piacere,ma anche un modo per alleviare le fatiche "spaziali".

 Se nel 1961 Yuri Gagarin, cosmonauta e aviatore sovietico, spremeva tre tubetti di carne e cioccolato, nel 2013 Luca Parmitano portò con se sulla stazione spaziale internazionale (ISS) risotto, lasagne, parmigiana di melanzane, caponata e tiramisù.


Prodotti Agrotec
L'agenzia torinese di Space Food Argotec, ha ideato anche il cosiddetto "bonus food" che consiste in una serie di ingredienti e alimenti che gli astronauti possono scegliere; si tratta del cibo delle grandi occasioni! Dato che la permanenza nello spazio è prolungata nel tempo, l'alimentazione aiuta l'astronauta a tornare a casa con la memoria poichè fa leva su tutti i sensi.
David Avino, menaging director di argotec, spiega: "Circa due anni prima di partire vengono da noi e ci chiedono di preparare dei piatti speciali generalmente legati alla tradizione culinaria del loro paese di provenienza. Non è possibile mandare qualunque cosa nello spazio, ma facciamo il possibile per accontentarli".
Ogni richiesta culinaria è una vera e propria sfida: le briciole ad esempio sono vietate poichè a causa dell'assenza di gravità rischierebbero di danneggiare gli strumenti delle navicelle e le vie respiratorie degli astronauti. Il cibo inoltre dev'essere poco ingombrante e in grado di conservarsi per mesi, dev'essere stabile e sterile, semplice da preparare, da aprire e mangiare.
Immaginate di trovarvi davanti a cibi semisolidi e incolori per mesi, non sarebbe deprimente? Il cibo si mangia in primis con gli occhi ed è importante quindi equilibrare la parte nutrizionale con un aspetto appetitoso.
 Caffè spaziale
La prossima sfida è far bere agli astronauti un caffè italiano. Argotec, insieme alla lavazza è impegnata nel progetto" ISSpresso" che fornirà alla stazione spaziale internazionale una macchina per il caffè a capsule studiata appositamente per l'ambiente spaziale. Dall'antipasto all'espresso il menù spaziale sarà davvero completo. Tale macchina arriverà in orbita nel Novembre 2014, trasportata da Samantha Cristoforetti.

Si cerca sempre più di rifornire gli astronauti di cibi ricchi di calcio per evitare l'atrofismo dei muscoli e l'indebolimento delle ossa. Le ossa, i muscoli, il cuore e tutti gli organi cambiano in assenza di peso e per questo un'alimentazione sana, controllata ed allo stesso tempo stuzzichevole al palato è davvero un obbiettivo difficile da raggiungere e per il quale moltissimi giovani scienziati lavorano ogni giorno da anni.






Emma Dos Santos, Elisa Venturini, Gaia Merlo

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